Secondo alcuni studi, l’adolescenza oggi non finirebbe più a 19 anni, ma a 24. Scopriamo perché!
L’adolescenza non finisce più a 19 anni. A dirlo è un recente studio, condotto dalla Professoressa Susan M. Sawyer e pubblicato sulla rivista scientifica “The Lancet Child & Adolescent Healt”.
Il motivo non è difficile da capire: i giovani d’oggi completano gli studi, si sposano e fanno figli molto più tardi che in passato, di conseguenza l’adolescenza si è allungata. Secondo gli autori dello studio, durerebbe almeno fino ai 24 anni.
Quando finisce l’adolescenza?
L’Organizzazione Mondiale per la Sanità ha stabilito che l’adolescenza va dai 10 ai 19 anni, ma questo nuovo studio sostiene che le date siano da aggiornare, anche per aiutare le istituzioni ad aggiornare le leggi e le normative attualmente in vigore, adeguandole a questo nuovo standard di gioventù.
“Se la società non ha una giusta percezione di quale sia il periodo naturale dell’adolescenza, rischieremo di avere delle politiche inadeguate, con effetti disastrosi, sia per questa generazione che per quelle a venire”, ha spiegato la professoressa Sawyer.
I tempi di transizione dall’età giovanile a quella adulta si stanno dilatando sempre di più, la maturità non si raggiunge più a 18 anni, eppure a quell’età otteniamo molti privilegi e responsabilità legali che toccano agli adulti.
La dilatazione dell’adolescenza è dovuta anche ai mezzi di comunicazione digitali e al marketing, che secondo gli autori dello studio, influenzano pesantemente il benessere fisico e mentale dei giovani.
Quello che preoccupa gli scienziati non è solo il prolungarsi dell’adolescenza, ma anche il suo anticiparsi: dallo studio, infatti, è emerso che nei paesi più sviluppati la pubertà si è anticipata di circa quattro anni.
In conclusione, lo studio ha evidenziato che la società odierna fa entrare i giovani nella vita adulta molto prima del dovuto, cogliendoli impreparati. La soluzione? Sempre secondo la Sawyer, una politica capace di incoraggiare i ragazzi ad essere più responsabili.